Com’è nata l’idea del salame nella cera?

Se siete alla ricerca di un prodotto alimentare di qualità, siete nel posto giusto. Oggi parleremo di come è nata l’idea del nostro Salame nella Cera.

Tutto comincia con un’azienda agricola situata nelle colline marchigiane: Agririo, di Pierleoni Giuseppe. Uno dei prodotti più apprezzati da turisti e clienti affezionati era il salame. Tuttavia, il mantenimento del prodotto era un problema: come conservarlo a lungo, in modo sano e senza rovinarlo?

Giuseppe decise di studiare una soluzione e così ebbe l’idea di avvolgere il salame nella cera d’api. Questo metodo era già stato utilizzato con successo da Toscani e Umbri, ma solo per la conservazione dei formaggi. La tecnica deriva dall’usanza dei monaci benedettini, che in passato erano gli unici a poter permettersi di utilizzare la cera d’api per la conservazione.

Il salame avvolto nella cera d’api si è rivelato una soluzione vincente: il prodotto può essere conservato a lungo senza perdere di qualità e gusto. La cera d’api, infatti, permette di mantenere le caratteristiche organolettiche del salame, preservandone l’aroma e la consistenza.

L’azienda agricola si distingue per l’utilizzo di alimenti biologici per la nutrizione degli animali. Il terreno su cui si trovano gli animali è regolarmente monitorato dalla Regione Marche, garantendo così la massima qualità dei prodotti.

Se siete alla ricerca di un prodotto gustoso e di qualità, non esitate a provare il salame avvolto nella cera d’api.
Grazie alla sua particolare tecnica di conservazione, il salame sarà sempre fresco e gustoso, anche nei mesi successivi alla macellazione.